Laurus nobilis (Alloro)

Descrizione
Pare che il nome provenga dal celtico “Lawr”, cioè molto verde o sempreverde. E’ facilmente riconoscibile per essere un arbusto vigoroso (può superare i 10 mt di altezza) dal portamento eretto. La foglia è lanceolata, coriacea e lucida, verde scuro. Produce bacche nere con un solo seme.
Le foglie dell´alloro, sono molto utilizzate in cucina per aromatizzare carne, pesce e verdure. Il profumo è forte e fin dall’antichità si è fatto un grande uso delle sue foglie sia per incoronare re, poeti, attori e campioni olimpici, sia per insaporire carni, salse, marinate. L’alloro mantiene ancor oggi il simbolo di vittoria e di pianta beneaugurante e protettrice, soprattutto dei fulmini.
Non sono poche le cascine o le ville nel cui giardino vegeta almeno un esemplare allo scopo di proteggere dalle saette.
L’alloro ha proprietà digestive, tonificanti, sudorifere, antisettiche.
Coltivazione
La moltiplicazione è possibile sia da seme che da talea, ma è con quest’ultimo metodo che si ottengono i risultati migliori, oppure trapiantando nel giardino le piantine già formate e prodotte nei vivai.
Le piante di alloro, vengono generalmente coltivate in forma di siepe o come piante singole all’interno di aiuole dedicate agli aromi. Non mancano mai nei giardini di campagna e opportunamente potate anche in giardini più formali o moderni.
Richiedono terreni fertili e soleggiati, ma si adattano perfettamente anche a condizioni meno ottimali come terreni pesanti e argillosi e in mezz’ombra, in questo caso producendo un fogliame meno aromatico.
Ricordarsi di non far mancare una corretta irrigazione, così come regolari concimazioni con fertilizzante organico o minerale a lenta cessione in autunno o primavera.
Le foglie si raccolgono tutto l’anno, anche se il periodo balsamico migliore è appena prima della fioritura.
Lauraceae
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